lo scritto intende sondare i profili processuali emergenti dalla lettura della L. 69/2019, meglio nota come c.d. codice rosso, contenente, giustappunto, le modifiche al codice penale e diprocedura penale tese a garantire un maggiore standard di tutela alle vittime di violenze domestiche e di genere. L’approfondimento parte dal recentedato legislativo, pur senza ignorare il sistema penale fattuale, in cui questo pretende inserirsi. Dati esperienziali, ancheper come emergenti da intese e protocolli che oramai numerosi affollano le Procure, fungeranno da utile raffronto al fine di comprendere se sia rinvenibile un immediato raccordo fra questi e le modifiche da ultimo legislativamente introdotte. Punto d’approdo vuole essere, dunque, quello di una sistematica e ragionata analisi su di un complesso normativo che ambisce ad essere, purenel rumore che ha accompagnato la sua promulgazione, uno dei più incisivi strumenti di lotta politico criminale a fenomeni percepiti come di massima urgenza normativa.Verranno posti sotto osservazione anche i profili attinentiall’esecuzione della pena.Ogni considerazione, infine, vuole partire dal sostrato normativo sopranazionale che, negli anni, ha accompagnato il percorso di accrescimento delle tutele riconosciute alle persone offese nell’ambito del rito penale. [continua a leggere]
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